martedì 8 marzo 2016

Recensione de Una famiglia quasi perfetta di Jane Shemilt


Jenny è un medico, affermata sposata felicemente con Ted neurochirurgo e con tre bellissimi figli, Naomi, Ed e Theo.
Jenny ha la sensazione che qualcosa le sfugga di mano, vede i figli allontanarsi, un marito poco presente ma è totalmente assorbita dal lavoro, dalla pittura e dall'essere convinta di aver tutto sotto controllo che, quando Naomi sparisce tutto il mondo le crolla addosso.

Un libro a mio avviso triste, mostra l'egoismo delle persone nel pensare solo a se stessi crogiolandosi nella convinzione che invece lo si faccia per gli altri, la presunzione di essere perfetti, errori di giudizio e tanto dolore quando si deve guardare in faccia la realtà che tutto quello in cui si è creduto era solo un castello di carte su una base di sabbia illudendosi che si è fatto tutto nel migliore dei modi ed incolpando altri perchè incolpare se stessi non è preso in considerazione,

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