mercoledì 16 marzo 2016

Recensione de 9 giorni di Gilly Macmillan

Un thriller davvero mozzafiato.

Rachel ha tutto quello che vuole dalla vita, ha un figlio che adora ed un marito che ama ed un lavora che la rende felice.
Fino a che qualcosa si rompe e suo marito John se ne va lasciandoli soli il giorno dopo Natale e lei cade nello sconforto. 
La vita inizia ad essere in ripresa per entrambi, fanno lunghe passeggiate nel bosco insieme al regalo di addio del padre per Ben, un piccolo cocker e Rachel ne approfitta per fotografare la natura.
Ma le cose quel pomeriggio erano destinate a cambiare, il permesso per Ben di correre avanti sul sentiero verso l'altalena, l'affanno di Rachel quando lo raggiunge e trova solo un altalena dondolante.
Lì inizia il suo calvario alla ricerca di suo figlio ed il senso di colpa per aver permesso al figlio di correre avanti e non averlo protetto.

Decisamente una lettura angosciante e coinvolgente, l'autore è riuscito a trasmettere tutte le sensazioni provate dai genitori come apprensione, dolore, ansia, disperazione, diffidenza...ma anche la sensazione di sconforto ed inutilità degli agenti quando brancolavano nel buio e non riuscivano a proseguire con le indagini.
Il libro evidenzia quanto l'amore di una madre, la sua forza e determinazione nel ritrovare il figlio riescano a cogliere dei segnali che la portano a scoprire chi ha rapito il suo bambino e mettono sulla giusta strada gli agenti, che inizialmente davano poco peso a queste informazioni.

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